“Una rete di soggetti non solo istituzionali per la valutazione delle politiche”

5 dicembre 2014 – Roma

“É stato un bel confronto che ha permesso di delineare uno scenario promettente”.

Mita Marra, Presidente dell’Associazione Italiana di Valutazione, ha commentato positivamente il seminario che si è tenuto giovedì 4 dicembre presso la Sala ISMA del Senato.

“Alla luce del varco che si sta aprendo per una maggiore democratizzazione dell’attività legislativa – ha sottolineato – si va nella direzione della creazione al Senato di un’organizzazione con funzioni valutative che possa sfruttare sinergie con dipartimenti universitari, centri di ricerca e altre istituzioni sul territorio, attraverso nuove figure professionali, capaci di integrare i saperi interdisciplinari”.

Il seminario, che ha anticipato le iniziative previste per il 2015 “anno della valutazione”, si colloca nel dibattito sulla possibile funzione valutativa che la proposta di legge di riforma costituzionale intenderebbe affidare al nuovo Senato delle Autonomie.

Alla tavola rotonda hanno preso parte studiosi dell’AIV e alcuni rappresentanti della Commissione Affari Costituzionali del Senato.

I lavori della tavola rotonda, coordinata da Gabriele Tomei, alla quale hanno partecipato Mauro Palumbo, Carlo Pennisi, Nicoletta Stame e Laura Tagle, sono stati chiusi da Elena Righetti che ha fatto luce sulla professionalità del valutatore, sulla necessità di costruire percorsi di riconoscimento basati sulle competenze e sul lavoro di AIV-CESP in questa direzione.

Il dibattito – Nel merito della proposta di attribuire funzioni valutative al Senato delle Autonomie, la posizione di AIV è stata già illustrata nel corso dell’Audizione dello scorso 20 ottobre di Nicoletta Stame alla Camera. La valutazione presume trasparenza delle informazioni, indipendenza di giudizio, responsabilità per il raggiungimento del risultato. L’introduzione di tale funzione in un organismo legislativo favorisce un migliore equilibrio tra legislativo ed esecutivo.

Si tratta di un’attività che il Senato non svolgerebbe in modo esclusivo, ma in collaborazione con altri organismi. Con questa competenza il Senato ambisce così a conquistarsi un’autorevolezza in materia di valutazione e contribuisce a migliorare l’efficacia delle politiche, specialmente a livello territoriale, accrescendo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.